Monday, June 06, 2005
The BOSS
Leo, sulle scale: "Nonna, io vado su, tu arrivi dopo col latte"(mentre la nonna scaldava il latte al piano terra)
Saturday, June 04, 2005
Dai nonni jesolani
Eccoci arrivati a Jesolo, dopo un viaggio andato molto meglio del previsto, con Leo che in aereo ha seguito i cartoni animati con gli auricolari per piu' di un'ora, e poi si è distratto con giochi e libricini, proprio come un'ometto. E proprio come un'ometto ha mostrato il proprio passaporto alla dogana e la carta d'imbarco al gate, con fare disinvolto. Un frequent flyer insomma. Arrivati in aereoporto a Venezia, è stato ricevuto da nonno Renato con un lecca-lecca gigante, che è bastato a rompere il ghiaccio immediatamente! In cambio, Leo ha sfoggiato la sua torcia giocattolo e la sua Harley in miniatura. E' stato amore a prima vista. Mio padre ha due fissazioni nella vita: le torce elettriche, e la Harley. E per Leo il lecca-lecca è veramente il massimo!
Da quando Leo è arrivato a casa dei nonni non ha fatto altro che annaffiare orto, fiori (e gatti...), nuotare in piscina, andare col monopattino, in bicicletta, prendersi cura dei gatti, e aiutare i nonni nella manutenzione del giardino e nella pulizia della casa. Al mare, ha scoperto le canne da pesca, le cozze e le barche con i rami.
Non ha ancora fatto una nap dall'eccitamento e dalla curiosità di scoprire i mille angoli nascosti di casa e giardino. Ad una crisi di pianto, dovuta alla stanchezza, Leo ha risposto ai nostri commenti con: "Io non sono stanco, io sono nervoso!". Quando lo si lascia andare in giro ad esplorare da solo, e poi gli si chiede che cosa stia facendo, lui risponde: "Sto controllando tutto". E quando Lore mi ha chiamato al telefono e io glio ho passato Leo, lui mi ha strappato il telefono di mano e si è messo a chiaccherare col babbo, passeggiando tranquillamente avanti e indietro nel giardino, come un uomo d'affari! Poi ha detto bye-bye, ha spento il telefono, e mi ha detto" Mamma, tu parli troppo!". E se n'è andato, col telefono in mano (tutto nudo, come sempre).
Da quando Leo è arrivato a casa dei nonni non ha fatto altro che annaffiare orto, fiori (e gatti...), nuotare in piscina, andare col monopattino, in bicicletta, prendersi cura dei gatti, e aiutare i nonni nella manutenzione del giardino e nella pulizia della casa. Al mare, ha scoperto le canne da pesca, le cozze e le barche con i rami.
Non ha ancora fatto una nap dall'eccitamento e dalla curiosità di scoprire i mille angoli nascosti di casa e giardino. Ad una crisi di pianto, dovuta alla stanchezza, Leo ha risposto ai nostri commenti con: "Io non sono stanco, io sono nervoso!". Quando lo si lascia andare in giro ad esplorare da solo, e poi gli si chiede che cosa stia facendo, lui risponde: "Sto controllando tutto". E quando Lore mi ha chiamato al telefono e io glio ho passato Leo, lui mi ha strappato il telefono di mano e si è messo a chiaccherare col babbo, passeggiando tranquillamente avanti e indietro nel giardino, come un uomo d'affari! Poi ha detto bye-bye, ha spento il telefono, e mi ha detto" Mamma, tu parli troppo!". E se n'è andato, col telefono in mano (tutto nudo, come sempre).
Subscribe to:
Posts (Atom)