Casa di zia Eva, a Oaxaca in Mexico. Un gioiello di pace e serenita'!! Soprattutto dopo il nostro volo infernale: io e Leo siamo arrivati a Oaxaca con ben 24 ore di ritardo... Leo con un labbro rotto, io con la schiena a pezzi... c'e' successo di tutto, ad iniziare dalla sera prima della partenza, quando io sono andata a letto senza ricordare di togliere dal fuoco i 4 wurstel messi a bollire per il viaggio del giorno dopo (Leo non mangia altro il aereo se non wurstel, uova sode - da bravo emigrante - e crackers). La casa si e' riempita di fumo e quando mi sono svegliata gia' si faticava a respirare... alle 2 della notte correvo su e giu' dalle scale come una matta, ad aprire porte e finestre, e ad accendere incensi per combattere la puzza di maiale bruciato, mentre Leo urlava spaventato, schifato dalla puzza e paralizzato dal freddo... COme se non bastasse, la mattina successiva abbiamo perso l'aereo. Io non so come ho fatto a convincermi che l'aereo partisse alle 9.40am quando la partenza era per le 9.05 am. Fatto sta che arrivata all' aereoporto, con Leo stanco/nervoso e dei bagagli sovrumani (ridicoli), ho fatto la spola tra check-in e telefono pubblico (che stanno in piani diversi naturalmente) per chiamare agenzie varie e farmi mettere nei voli successivi. Leo non ha voluto cooperare un solo istante, e ha continuato a tirare a se' il filo del telefono per parlare lui con l'agenzia, e a voler scendere/salire con le scale mobili invece che con l'ascensore (cosa impossibile visto il volume dei bagagli). Nella prima mezz'ora in aereoporto, ho esaurito tutta la scorta di giochetti per intrattenere Leo durante il viaggio, e ancor' oggi ringrazio tre suore provvidenziali che, comparse dal nulla, mi hanno aiutato con Leo in aereoporto (aiutandomi a scendere le stramaledette scale mobili con tutti i bagagli....). Vabbe', sara' meglio tagliare corto. In lista d'attesa per il volo successivo (per il quale ho pagato una sovrattassa di $300), non c'hanno fatto volare! Siamo finiti quindi in tutt'altra direzione, attraversando gli Stati Uniti prima da Est ad Ovest, poi da Ovest ad Est, poi ancora da Est a Sud-Ovest... Quando, alla mattina successiva, invece di atterrare a Citta' del Mexico, mi sono ritrovata ad Acapulco, ho quasi avuto una crisi di pianto. L'aeroporto della capitale era chiuso per piogge (mai viste di questa stagione), e io naturalmente ho perso la coincidenza per Oaxaca... Vabbe'. A mettere a dura prova i miei nervi ci si e' messo Leo, che si e' messo aadurlare in aereoporto ad Acapulco che lui e' un uomo, e nel bagno delle donne non ci vuole metter piede, e che quindi io lo devo accompagnare al "pisciatoio" (letterale) degli uomini... il tutto saltellando e tenendosi stretto il pisellino per non farsela addosso. Una donna compassionevole mi si e' avvicinata e mi ha detto che il bimbo e' un macho perigroso! Per concludere, raccontero' di come Leo nel volo per Oaxacaperso dopo 8 ore di attesa, si sia messo a lanciare un lecca-lecca da una parte all' altra dell'aereo, e di come io, per sfinimento, abbia fatto finta di niente. Scendendo dall'aereo, Leo ha poi raccolto da terra il lecca-lecca, dopo essere stato calpestato da piu' scarpe, per rimetterselo in bocca, guardandomi con aria di sfida. Non confessero' cos'ho pensato, ma altre mamme reduci da lunghi viaggi in aereo con bimbi inferociti non avranno difficolta' ad immaginare i miei pensieri del momento...
Come chicca finale, il bagaglio mi e' stato recapitato con tre giorni di ritardo...
La povera zia Eva e nonno Renato, non contattati se non all'ultim'ora, sono venuti a 'prenderci' all'ereoporto per ben 4 volte nel giro di due giorni. Ma anche le loro delusioni e stanchezze sono sparite quando Leo, vedendoli da lontano, ha urlato il loro nome e si e' letteralmente tuffato in braccio prima della zia, e poi del nonno ("stringiamoci stretti-stretti come una cozza" ha sussurrato abbracciandoli!).
E cosi' siamo arrivati ad Oaxaca, il lunedi alle 8PM invece della domenica alle 6PM. Giusto in tempo pre prendere l'aereo per Puerto Escondido alle 6AM del mattino successivo (non e' uno scherzo....). Lore ci avrebbe raggiunto direttamente a Puerto il giorno dopo, dall'Europa, fresco e leggero come una farfallina - e con tutti i bagagli...!
La povera zia Eva e nonno Renato, non contattati se non all'ultim'ora, sono venuti a 'prenderci' all'ereoporto per ben 4 volte nel giro di due giorni. Ma anche le loro delusioni e stanchezze sono sparite quando Leo, vedendoli da lontano, ha urlato il loro nome e si e' letteralmente tuffato in braccio prima della zia, e poi del nonno ("stringiamoci stretti-stretti come una cozza" ha sussurrato abbracciandoli!).
E cosi' siamo arrivati ad Oaxaca, il lunedi alle 8PM invece della domenica alle 6PM. Giusto in tempo pre prendere l'aereo per Puerto Escondido alle 6AM del mattino successivo (non e' uno scherzo....). Lore ci avrebbe raggiunto direttamente a Puerto il giorno dopo, dall'Europa, fresco e leggero come una farfallina - e con tutti i bagagli...!
Domanda per le mamme: com'e' che i bimbi pesano di piu' (in braccio) quando sono addormentati che non quando sono svegli?? Mah..
1 comment:
aiuto...che incubo!!!
dal racconto leo sembra che fosse tarantolato, e io che pensavo che a 3 anni fossero piu' facili da gestire!
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