Tra l'arrivo della sorellina, la presenza dei nonni e la rottura di quel poco di routine che aveva, Leo si e' trasformato in una peste, combinandone veramente una piu' del diavolo... Ieri gli ho chiesto la ragione di tutte queste monellate, e lui ha spiegato: "Mamma, io ho cambiato vita!"
Da qualche giorno poi s'era impuntato a non mangiare piu', o a stare "a digiuno", come diceva lui. Il motivo? Lui non vuole crescere, vuole rimanere un bambino per sempre!! Ha anche avuto una bella crisi di pianto... Non vuole sposarsi e andare a vivere in un'altra casa; non vuole andare a lavorare e quindi stancarsi; e non vuole andare a lavorare in un palazzo diverso da quello della mamma. Soluzione: da grande fara' il pittore, assieme alla mamma, in Toscana, all'aria aperta. Lui fara' quadri astratti - come dice lui, "che non rappresentano nulla" (il concetto di pittura astratta ancora gli sfugge...). Poi ci ha chiesto di spiegargli come cresce in nostro corpo - io ho delegato la spiegazione a Lore, lui al nonno, il nonno ha menzionato una certa ghiandola... non so se abbiamo soddisfatto la sua curiosita'.
Leo sta leggendo Topolini in continuazione e ne ha adottato il linguaggio. "stamattina ha indicato il piede della nonna e lo ha definito "taccagno" (un insieme di tallone e calcagno)!!
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