Thursday, November 30, 2006
Wednesday, November 29, 2006
tasi-tasi...
tasi-tasi che Leo e' ritornato in se': tranquillo, sereno, e in pace col mondo. Noi siamo convinti che il suo umore segua dei cicli mensili, visto che per + o - una settimana al mese diventa intrattabile, dorme poco e smette di mangiare. In questa settimana si concentrano le varie ferite da rough play, le telefonate dall'asilo, i pianti notturni etc. Poi, da un giorno all'altro, ridiventa quello di sempre.
Ogni mese, per una settimana. Se non e' un ciclo questo!
Ogni mese, per una settimana. Se non e' un ciclo questo!
Sunday, November 26, 2006
pasta fatta in casa
Il mio babbo dice che la mamma e' in pieno nesting instinct e che bisogna aproffittarne...
l'altro giorno ha fatto le crostate, e oggi ci siamo dati alla pasta fatta in casa! Col mio amico Ilia ci siamo dati proprio da fare.... prima a preparare la pasta....
... e poi a mangiarla!!
Poi ci siamo anche dati da fare a combinare un macello: tra le altre cose, ho tagliato un cuscino spargendo ovunque l'imbottitura; mi sono tagliato un paio di calzini; mi sono tagliato un labbro e sotto l'occhio; ho riempito la sedia di colla; ho dipinto i muri.... insomma la mia mamma era furiosa - e apparentemente non tanto per i malanni, ma perche' ho spiegato che li facevo per far ridere il mio amico... che c'e' di male dico io? Lei ha detto che sono influenzabile ma non penso di aver veramente capito cosa voglia dire...
Pare che abbia anche deciso di mettere "sotto chiave" il materiale per l'art and craft (colla, forbici, perline etc). Io le ho chiesto se pensa di ridarmele prima che mi sposi, perche' dopo essermi sposato comunque non verro' piu' a giocare a casa sua... poi le ho fatto notare che io ero veramente disperato al pensiero di sposarmi e di non poter piu' vederla, e si, perche' andro' a vivere lontano, in un'altra casa in un posto che non si trova nemmeno nelle mappe... lei mi ha chiamato ruffiano. Ma che vuol dire?!?!
l'altro giorno ha fatto le crostate, e oggi ci siamo dati alla pasta fatta in casa! Col mio amico Ilia ci siamo dati proprio da fare.... prima a preparare la pasta....
... e poi a mangiarla!!
Poi ci siamo anche dati da fare a combinare un macello: tra le altre cose, ho tagliato un cuscino spargendo ovunque l'imbottitura; mi sono tagliato un paio di calzini; mi sono tagliato un labbro e sotto l'occhio; ho riempito la sedia di colla; ho dipinto i muri.... insomma la mia mamma era furiosa - e apparentemente non tanto per i malanni, ma perche' ho spiegato che li facevo per far ridere il mio amico... che c'e' di male dico io? Lei ha detto che sono influenzabile ma non penso di aver veramente capito cosa voglia dire...
Pare che abbia anche deciso di mettere "sotto chiave" il materiale per l'art and craft (colla, forbici, perline etc). Io le ho chiesto se pensa di ridarmele prima che mi sposi, perche' dopo essermi sposato comunque non verro' piu' a giocare a casa sua... poi le ho fatto notare che io ero veramente disperato al pensiero di sposarmi e di non poter piu' vederla, e si, perche' andro' a vivere lontano, in un'altra casa in un posto che non si trova nemmeno nelle mappe... lei mi ha chiamato ruffiano. Ma che vuol dire?!?!
Saturday, November 25, 2006
Nonno Lauro racconta...
Il bimbo e gli olivi pigri
Un bimbo biondo e' venuto per una vacanza da un paese lontano, dove gli olivi non ci sono; il suo aereo ha sorvolato mari, montagne e pianure: "Ho volato tanto", ha detto quando e' arrivato.
Ora, in campagna, entra con il nonno nell'uliveto davanti alla casa: e' curioso e osserva gli olivi, questi alberi strani, contorti. Hanno le foglie piccole, come le punte delle lance, spesse, di un verde non proprio verde, forse grigio. Con le brezze estive si muovono leggere, mormorano sommesse e brillano come piccole lamine d'argento.
Leonardo, il nostro piccolo visitatore, esamina ogni pianta: la sua e' una visita di cortesia ma anche una visita di interesse. Ama gli alberi ed e' contento quando li vede crescere belli e vigorosi; vuole che siano curati e che nessun animaletto li danneggi, mangiando le foglie o, peggio ancora, le radici. Desidera pero' anche controllare che le piante producano le olive, perche' da esse si ricava l'olio di cui e' goloso.
In estate le olive sono piccole palline verdi che il caldo sole e la linfa del tronco fanno crescere e colorano di blu , nero o rosso. "Cosa succede a questi alberi ? Alcuni sono pieni di frutti, mentre altri non ne hanno affatto. Ma come e' possibile?” - si chiede il bimbo – “Bisogna intervenire subito!"
Parla con ogni pianta: "Brave” - dice a quelle con le olive - “vi state comportando bene, avete la mia stima, vi ringrazio". Poi si rivolge alle altre: “Vergogna” - le rimprovera – “pigrone; siete state curate con amore. In autunno vi abbiamo dato un buon letame naturale per nutrirvi; in inverno e' stato lavorato il terreno per liberarvi dalle erbacce e consentire alla pioggia e alla rugiada di dissetarvi ; in primavera, con la potatura, abbiamo tagliato i rami superflui per rendervi piu' forti. Ci aspettavamo come ricompensa tante, belle, grosse olive: ora cosa spremeremo per ottenere il nostro olio?"
Ad un tratto si leva un lieve venticello; dalle chiome degli olivi, pieni di frutti, viene un rumore leggero, allegro; sembrano felici delle lodi ricevute: "Grazie" - pare che dicano.
Gli alberi privi di olive emettono un brusio sommesso; vorrebbero diventare rossi per la vergogna ma non possono, perche' sono condannati a restare verdi anche in inverno: non hanno la fortuna di altre piante come la quercia, l'olmo, l'acero, il faggio o il castagno, che in autunno sembrano incendiarsi di mille meravigliosi colori.
Si sente anche un leggero, tenue brusio: e' la voce dei giovani olivi appena piantati. "Perche' ci rimproveri?” - mormorano – “noi non siamo pigri: siamo solo piccoli e non possiamo ancora produrre frutti. Ora dobbiamo solo mettere radici, sviluppare il fusto e allargare la chioma. Quando sara' il momento non ti lamenterai di noi: ti daremo cio' che desideri; lascia tempo al tempo".
Nei giorni seguenti succede pero' una cosa straordinaria: dai rami degli olivi senza frutto cominciano a spuntare le palline verdi; gli alberi ne sono pieni. Ma l'estate e' passata e il sole autunnale non e' cosi' caldo come quello estivo: le olive crescono lentamente e giungono a maturazione piccoline.
A Novembre il nonno raccoglie solo le olive grandi e le porta al frantoio, dove due grosse ruote di pietra, dette macine, lentamente le frantumano: ne esce un liquido denso e profumato, l'olio che verra' inviato a Leo.
Le olive piccole rimangono sugli alberi; sono anch'esse nere, blu o rosse. Quando arrivera' l'inverno e soffiera' cruda la tramontana, i merli dalle belle, lucide piume nere cercheranno un cibo divenuto raro. Si poseranno sugli alberi, beccheranno le olive succose e potranno volare leggeri nel cielo.
Questo, grazie ad un bambino, dagli occhi cerulei, venuto da lontano ed entrato un giorno in un oliveto.
Un bimbo biondo e' venuto per una vacanza da un paese lontano, dove gli olivi non ci sono; il suo aereo ha sorvolato mari, montagne e pianure: "Ho volato tanto", ha detto quando e' arrivato.
Ora, in campagna, entra con il nonno nell'uliveto davanti alla casa: e' curioso e osserva gli olivi, questi alberi strani, contorti. Hanno le foglie piccole, come le punte delle lance, spesse, di un verde non proprio verde, forse grigio. Con le brezze estive si muovono leggere, mormorano sommesse e brillano come piccole lamine d'argento.
Leonardo, il nostro piccolo visitatore, esamina ogni pianta: la sua e' una visita di cortesia ma anche una visita di interesse. Ama gli alberi ed e' contento quando li vede crescere belli e vigorosi; vuole che siano curati e che nessun animaletto li danneggi, mangiando le foglie o, peggio ancora, le radici. Desidera pero' anche controllare che le piante producano le olive, perche' da esse si ricava l'olio di cui e' goloso.
In estate le olive sono piccole palline verdi che il caldo sole e la linfa del tronco fanno crescere e colorano di blu , nero o rosso. "Cosa succede a questi alberi ? Alcuni sono pieni di frutti, mentre altri non ne hanno affatto. Ma come e' possibile?” - si chiede il bimbo – “Bisogna intervenire subito!"
Parla con ogni pianta: "Brave” - dice a quelle con le olive - “vi state comportando bene, avete la mia stima, vi ringrazio". Poi si rivolge alle altre: “Vergogna” - le rimprovera – “pigrone; siete state curate con amore. In autunno vi abbiamo dato un buon letame naturale per nutrirvi; in inverno e' stato lavorato il terreno per liberarvi dalle erbacce e consentire alla pioggia e alla rugiada di dissetarvi ; in primavera, con la potatura, abbiamo tagliato i rami superflui per rendervi piu' forti. Ci aspettavamo come ricompensa tante, belle, grosse olive: ora cosa spremeremo per ottenere il nostro olio?"
Ad un tratto si leva un lieve venticello; dalle chiome degli olivi, pieni di frutti, viene un rumore leggero, allegro; sembrano felici delle lodi ricevute: "Grazie" - pare che dicano.
Gli alberi privi di olive emettono un brusio sommesso; vorrebbero diventare rossi per la vergogna ma non possono, perche' sono condannati a restare verdi anche in inverno: non hanno la fortuna di altre piante come la quercia, l'olmo, l'acero, il faggio o il castagno, che in autunno sembrano incendiarsi di mille meravigliosi colori.
Si sente anche un leggero, tenue brusio: e' la voce dei giovani olivi appena piantati. "Perche' ci rimproveri?” - mormorano – “noi non siamo pigri: siamo solo piccoli e non possiamo ancora produrre frutti. Ora dobbiamo solo mettere radici, sviluppare il fusto e allargare la chioma. Quando sara' il momento non ti lamenterai di noi: ti daremo cio' che desideri; lascia tempo al tempo".
Nei giorni seguenti succede pero' una cosa straordinaria: dai rami degli olivi senza frutto cominciano a spuntare le palline verdi; gli alberi ne sono pieni. Ma l'estate e' passata e il sole autunnale non e' cosi' caldo come quello estivo: le olive crescono lentamente e giungono a maturazione piccoline.
A Novembre il nonno raccoglie solo le olive grandi e le porta al frantoio, dove due grosse ruote di pietra, dette macine, lentamente le frantumano: ne esce un liquido denso e profumato, l'olio che verra' inviato a Leo.
Le olive piccole rimangono sugli alberi; sono anch'esse nere, blu o rosse. Quando arrivera' l'inverno e soffiera' cruda la tramontana, i merli dalle belle, lucide piume nere cercheranno un cibo divenuto raro. Si poseranno sugli alberi, beccheranno le olive succose e potranno volare leggeri nel cielo.
Questo, grazie ad un bambino, dagli occhi cerulei, venuto da lontano ed entrato un giorno in un oliveto.
Grazie nonno!
il piccolo chimico - parte seconda: il vulcano
Ma come ci sentiamo "educativi" quest'oggi...
Babbo e mamma oggi mi sembrano due maestrini... prima abbiamo montato il sistema solare (clicca qui), seguendo le istruzioni dell'ultimo numero del National Geographic, nonche' del mio libricino preferito: "The Planets in our Solar System" (clicca qui)... e del capitolo dell'Universo dell'Enciclopedia dei Ragazzi....
ecco babbo mentre mi parla del pianeta Venere, e mentre fa stretching per appendere i pianeti al soffitto - il lampadario sarebbe il sole...
devo dire che mamma si e' dimostrata piuttosto ignorante in materia... per lei tutti i piaenti sono uguali: rotondi, o caldi o freddi, irragiungibili.
... ed ecco il sistema solare, incluso Plutone - l'ultimo in fondo, piccolo e color azzurrino - che e' stato declassificato a pianetoide (mi piace tanto usare questo termine!)
ed eccomi mentre mi immedesimo in un pianeta ed inizio a correre attorno al sole (il mio babbo!!!)
Con Danilo
Questa mattina sono andato a giocare a casa di Danilo, col mio nuovo gioco, troppo divertente (anche perche' ci si puo' sporcare tantissimo!!!)
Poi abbiamo guardato un video (che la mamma di Danilo ha comprato a Kabul)
Infine sono tornato a casa, dove mi sono subito rifugiato nella mia tana, facendo provvista per la serata... biscotti, pane, acqua, un martello e delle mollette della biancheria. L'essenziale.
E' da un po' di settimane che mi rifugio sotto il tavolo per rilassarmi, per mangiare, per combinare dei dispetti, o semplicemente per starmene un po' da solo.... La mia tana. Quanto mi piace!!!
Poi abbiamo guardato un video (che la mamma di Danilo ha comprato a Kabul)
Infine sono tornato a casa, dove mi sono subito rifugiato nella mia tana, facendo provvista per la serata... biscotti, pane, acqua, un martello e delle mollette della biancheria. L'essenziale.
E' da un po' di settimane che mi rifugio sotto il tavolo per rilassarmi, per mangiare, per combinare dei dispetti, o semplicemente per starmene un po' da solo.... La mia tana. Quanto mi piace!!!
Happy Thanksgiving!
Ho festeggiato il giorno del Ringraziamento a casa delle mie amichette Lara e Lena... ed ecco il famoso TACCHINO.. PRIMA...
... e DOPO!!!
Era anche il compleanno della mamma di Lara, Agata... quelle crostate le ha fatte la mia mamma, seguendo la famosa ricetta della zia Eva (da notare la bruciatura....)
Mia mamma che di sua spontanea volonta' cucina le torte?!?!? Strano ma vero... In realta', corre voce che i miei genitori si siano resi conto del fatto che TUTTI i negozi avessero chiuso per il Ringraziamento proprio quando stavano per andare a comprare le torte (il loro contributo alla cena)... ed hanno quindi dovuto fare di necessita' virtu' (tanto per rimanere in tema di proverbi)... presentandosi in ritardo di un'ora alla cena (il tempo di preparare le crostate)... ah ma io mica prendero' da loro, eh!!!!
TANTI AUGURI AGATA!!
Ed eccomi con i mei amichetti Lara, Abbey e Jakob a giocare sotto il tavolo, la nostra "tana"...
... e DOPO!!!
Era anche il compleanno della mamma di Lara, Agata... quelle crostate le ha fatte la mia mamma, seguendo la famosa ricetta della zia Eva (da notare la bruciatura....)
Mia mamma che di sua spontanea volonta' cucina le torte?!?!? Strano ma vero... In realta', corre voce che i miei genitori si siano resi conto del fatto che TUTTI i negozi avessero chiuso per il Ringraziamento proprio quando stavano per andare a comprare le torte (il loro contributo alla cena)... ed hanno quindi dovuto fare di necessita' virtu' (tanto per rimanere in tema di proverbi)... presentandosi in ritardo di un'ora alla cena (il tempo di preparare le crostate)... ah ma io mica prendero' da loro, eh!!!!
TANTI AUGURI AGATA!!
Ed eccomi con i mei amichetti Lara, Abbey e Jakob a giocare sotto il tavolo, la nostra "tana"...
Wednesday, November 22, 2006
Tuesday, November 21, 2006
taglio di capelli
Monday, November 20, 2006
proverbio
Questa mattina, durante la solita colazione di yoghurt e miele, Leo ha voluto sapere come fanno le api a produrre il miele e perche' non lo possono produrre anche gli uomini.
Dopo una mia spiegazione piuttosto deludente (ho dovuto promettere che 'stasera cercheremo su Internet), gli ho ricordato che il miele fa molto bene alla salute e tiene lontano i dottori. Al che Leo ha assunto un'esressione dotta e ha declamato:
"Io so un vecchio proverbio, mamma: Se mangi una mela al giorno... non perdi piu' la strada del ritorno!".
Dopo una mia spiegazione piuttosto deludente (ho dovuto promettere che 'stasera cercheremo su Internet), gli ho ricordato che il miele fa molto bene alla salute e tiene lontano i dottori. Al che Leo ha assunto un'esressione dotta e ha declamato:
"Io so un vecchio proverbio, mamma: Se mangi una mela al giorno... non perdi piu' la strada del ritorno!".
Sunday, November 19, 2006
frasette varie
Questa mattina, giocando nella sua stanza: "Ah!! Una bella giornata di vacanza mi fa proprio piacere!!"
E dopo un po': "E' cosi' rilassante essere a casa!"
*************
Imprecazione per essere caduot dal suo "step" mentre mi aiutava a cucinare: "Dio! Che botta che ho preso!!!"
*************
Dopo cena, Lorenzo gli chiede se vuole anche lui un caffettino. Lui risponde con: "No! Solo gli adulti bevono il caffe!"
E Lore: " E perche'?! Tu non sei un adulto?"
E Leo: "No babbo. Tu mi tratti come un adulto, ma io in realta' sono un bambino!!"
E dopo un po': "E' cosi' rilassante essere a casa!"
*************
Imprecazione per essere caduot dal suo "step" mentre mi aiutava a cucinare: "Dio! Che botta che ho preso!!!"
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Dopo cena, Lorenzo gli chiede se vuole anche lui un caffettino. Lui risponde con: "No! Solo gli adulti bevono il caffe!"
E Lore: " E perche'?! Tu non sei un adulto?"
E Leo: "No babbo. Tu mi tratti come un adulto, ma io in realta' sono un bambino!!"
Saturday, November 18, 2006
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